Il Castello di Pozzolo Formigaro sorge sulla sommità di una terrazza alluvionale che guarda la pianura.

Nel 1092 i Tortonesi si liberarono dalla sottomissione all’Impero e costruirono la rocca e il “Castrum”: per sette secoli questo borgo fortificato rappresenterà un valido baluardo contro l’espansionismo di Genova nell’Oltregiogo.

Nel 1155, dopo la distruzione di Tortona da parte del Barbarossa, anche il Castello di Pozzolo viene espugnato da milizie fedeli all’Imperatore.
Obizzo Malaspina lo riconquista con l’aiuto dei Milanesi e lo restituisce a Tortona.

Pozzolo è un centro nevralgico dal punto di vista militare: ai primi del Duecento è in possesso dei Marchesi del Bosco; passa in seguito ai Visconti e agli Sforza.

Nel 1452 il Marchese di Monferrato occupa la ben munita piazzaforte, ma Bartolomeo Colleoni, al servizio di Francesco Sforza, con l’artiglieria di campagna smantella la rocca, penetra nel borgo e travolge il presidio monferrino.
Il duca di Milano ordina al Condottiero bergamasco di restare a Pozzolo; sotto la sua guida militare viene eretta una nuova fabbrica difensiva rispondente alle mutate esigenze dei tempi e alla luce delle recenti esperienze: la potenza distruttiva delle bombarde ha ormai messo da parte arcieri e balestrieri.

Nel 1527 il duca di Milano devolve il feudo a Domenico Sauli, padre di quell’Alessandro che sarà innalzato dalla Chiesa agli onori degli altari. no che i beni allodiali, cioè il Castello con ampii possessi.