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Iscrizione derthonese

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Un'iscrizione "Dertonese" a Pozzolo Formigaro

A filo della parete esterna sud-est della Chiesa Parrocchiale di S. Nicolò a Pozzolo Formigaro è murata la parte superiore di una stele marmorea a testa tonda, con cornice modanata, timpano e rosone, resecata in basso, di cm.68 x 73.
L'altezza delle lettere dell'unica riga superstite, tagliate a metà della loro dimensione originaria, è di cm. 8.

La lapide, quivi collocata da tempo immemorabile, è però riaffiorata soltanto nel 1960 scrostandosi l'intonaco preesistente, nel corso di un restauro dell'edificio; a tale intervento si debbono le picchettature degli scalpelli che hanno danneggiato la superficie e soprattutto il rosone nel timpano.

Il testo che mi risulta ancora inedito, è il seguente: C(aio) Curtio C(ai) f(ilio)… .

Si tratta della dedica funeraria a un defunto il cui nome, pur non comunissimo, è attestato altrove nella Liguria romana, ma l'interesse del frammento, da ascrivere ancora entro il I sec. d.C. non risiede tanto nella sua importanza contenutistica, invero modesta, quanto nel costituire un'ulteriore testimonianza epigrafica nell'agro di Dertona al quale, in età romana, appartenne il territorio su cui poi sorsero Novi e Pozzolo Formigaro.
Per la verità, una prima delimitazione cartografica, stabilita dal Monaco, aveva attribuito il comprensorio di Novi (e con esso Pozzolo Formigaro) ai "fines di Libarna", località molto prossima al Novese.

Il Monaco, tuttavia, ebbe il torto di trascurare l'esame dei resti della centuriazione romana nella pianura, esame che invece fu compiuto da Fraccaro e permise di rivendicare anche questa fascia di territorio alla giurisdizione della colonia dertonense: per la precisione l'agro occupato da Pozzolo Formigaro si trova nella estremità sud-orientale del vasto reticolo centuriato, che ad est lambiva la zona collinare attraversata dalla Via Postumia e, a ovest, oltrepassava la sponda sinistra del Tanaro inglobando (sia pur eccezionalmente e forse per il solo periodo augusteo), una parte delle terre soggette all'amministrazione del municipio di Forum Fulvi/Valentia.

"La Stele" di Pozzolo Formigaro si aggiunge perciò opportunamente agli altri reperti iscritti, trovati nella campagna soprattutto in tempi recenti, che attestano una consistente presenza umana sia nella area centuriata che nella zona collinare, a riprova e a integrazione di indizi già evidenti nelle numerose sopravvivenze di toponomastica fondiaria. (... vedi anche la Tomba di Zinzini)