Nella Biblioteca Comunale è conservata una tomba romana ritrovata durante l’aratura di un campo in nei pressi dell’antica Via Romana Emilia Scaura.

La tomba "a pozzetto" ritrovata nel 1963 in Località Zinzini a Pozzolo Formigaro (a mt. 40 da Strada Bandetti, sul terreno al Fg. 6 mapp. 24 - 25 di proprietà della famiglia del Sig. Orlando Stefano), è un chiaro esempio di sepoltura imperiale romana "ad incinerazione".
Risalente con molta probabilità al II Secolo d.C. presentava, all'atto del ritrovamento:

* resti di ossa (appartenenti ad un personaggio importante, dato che in questo periodo si cremavano di solito i personaggi in vista della vita sociale, mentre i poveri venivano deposti in fosse scavate nel terreno senza corredo funebre);
* una lucernetta "fittile" con marchio "FORTIS",
* un lacrimatoio in vetro.

Erano inoltre presenti i resti di un animale non meglio identificato, resti di un nocciolo di pesca, e pezzi di ferro molto ossidato (probabilmente borchie di ferro della cintura o delle calzature che indossava il defunto all'atto della cremazione).
La tomba era formata da tavelloni "sesquipedali" (un piede e mezzo romani) giustapposti con poca malta soltanto nelle connessure, ed aveva una profondità di 70 cm dalla lastra di copertura.

La lucernetta con marchio di fabbrica (FIRMALAMPEN) risale al II Sec. d.C. ed era probabilmente uscita da una delle tante fabbriche di ceramica di proprietà del Fortis, un "industriale" modenese la cui officina fiorì attorno al I-II sec. d.C. .
In un primo momento si era pensato ad una imitazione del manufatto, data la notorietà che aveva in quel periodo Fortis, ma successivamente la Sovrintendenza alle Antichità del Piemonte ne ha confermato l'assoluta autenticità.

Il lacrimatoio (oggetto usato per la raccolta delle lacrime durante la cerimonia funebre) è conservato al Museo di Torino.

Glossario:
Fittile: oggetto in argilla
Piede Romano: = 29,6 cm