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Il Mulino ad acqua sulla Scrivia

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Il Mulino Emanuele è senza dubbio il più antico fra quelli esistenti nel territorio della Frascheta pozzolese e certo l'ultimo in attività. Sorge sulla sponda sinistra della Scrivia, accanto alla vecchia strada che conduceva al traghetto, la barca di non lontana memoria.

Oggi, la nuova arteria provinciale lascia l'opificio un po' in disparte ma per ammirarne la mole austera e vetusta occorre dirigersi in direzione Villalvernia. Prima di attraversare il nuovo ponte sullo Scrivia occorre svoltare a destra verso il greto del torrente: si scopriranno allora le tracce di un vecchio fortilizio dalle robuste mura con fregio in cotto, e persino le scanalature del ponte levatoio.

L'edificio era anche una rocchetta medievale come il Castello di Pozzolo del quale è contemporaneo.
Sull'edificio pesano secoli di storia, la nostra storia di popolo di confine, di transito di merci regolari e di contrabbando, di milizie ….

il mulino

Conduce il mulino, da trentasei anni, Angelo Facchini, classe 1913. Esercita questo lavoro per tradizione famigliare; originario di Borgo Priolo (Pavia), fin da ragazzo passava a raccogliere le bricolle con carretto e le portava alla macina paterna. Sul fianco dell'Edificio che da verso il torrente corre il bedale proveniente dalla Tana, quattro chilometri a monte di quel di Novi.

L'acqua per alimentare la grande ruota a pale (6 m. di diametro) viene incanalata mediante una gora in muratura.

Una saracinesca manovrabile dall'interno la mette in moto e ne regola l'apporto. Due altre ruote in ghisa con denti di legno (il lubecchio e il rocchetto) trasformano la forza motrice verticale in rotazione orizzontale. Le mole sono di "sasso francese", un granito molto duro importato d'oltralpe e particolarmente adatto a frantumare il grano: hanno un diametro di 120 cm. e uno spessore di 50 cm.; pesano 8 quintali ciascuna.
Oggi l'ultimo pistrinaio della Val Scrivia si dedica soprattutto alla preparazione di mangimi per il bestiame, composti in prevalenza di mais, avena, fave e fagioli; continua inoltre a macinare il grano, il gran turco e l'orzo ……ma fino a quando?