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I Libri Antichi del Castello

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La valorizzazione dell’antico Castello di Pozzolo Formigaro passa anche attraverso la riscoperta dell’interessante fondo librario antico in esso conservato.

Come hanno dimostrato le ricerche condotte dal prof. Dario Grassi, storico del territorio, e dal dott. Andrea Sisti, storico della stampa, la pregevole biblioteca ben rispecchia l’identità culturale delle famiglie che contribuirono a formarla, a cominciare dal patrizio genovese Domenico Sauli, che, nel 1527, acquistò il feudo di Pozzolo da Francesco II Sforza e stabilì la propria residenza nella rosseggiante dimora da lui costruita.

Per due secoli, i suoi discendenti abitarono il palazzo ed è ipotizzabile l’esistenza di un esiguo fondo Sauli (libri e manoscritti), con opere di varia natura.
In seguito, i possedimenti allodiali passarono ai marchesi Morando, grazie a Maddalena Scaglia, moglie di Giovanni Francesco.

Le famiglie Morando dimorarono nell’ala settecentesca del castello e furono autentiche protagoniste della vita amministrativa pozzolese tra la fine del Settecento e l’inizio del secolo seguente.
A questi anni va ricondotta anche la lenta e meditata costituzione della ricca biblioteca familiare, che unisce al nucleo originario preziose testimonianze della coeva cultura europea.

- Fra le opere di maggior interesse si segnalano: "I Travels" di Arthur Young (1792);
- "L'istoria delle guerre avvenute in Europa e particolarmente in Italia" di Francesco Maria Ottieri (1753);
- l’edizione Cocchi delle "Vite" di Cellini (1728);
- una "bodoniana" del fiorentino Viviani;
- l’edizione complessiva e definitiva delle opere di Melchiorre Cesarotti;
- il significativo trattato di economia politica del Say (1803).